Nel continuo cambiamento di direzione ho trovato equilibrio e libertà.
Questo blog è il risultato di un compromesso tra politica e danza, cucina e musica, religione e ricami.
E inizia a Gerusalemme.
mercoledì 22 dicembre 2010
Il Natale di Maria
Maria l'ho incontrata sul treno Milano Torino.
Mi ha detto di non avere un nome e cosi anche io le ho detto che non avevo un nome. Poi ce ne siamo inventate uno per l'occasione: io Mandorla e lei Maria, come 'a madonna.
Maria ha sei anni e viene da quella parte di Napoli che a nessuno piace vedere.
E' analfabeta e chiede l'elemosina a un vagone di distanza dalla sua famiglia.
Vorrebbe giocare, ma la madre alcolizzata non la vede.
Quando le racconto la storia di Nihal e del suo giardino segreto nel lontano Pakistan gli occhi neri, attentissimi, brillano di curiosità.
Ma chennesai tu d'u munno.
Maria è la bambina palestinese che ho incontrato nel campo di rifugiati in Palestina, è la ragazzina rom con la felpa bagnata dalla neve all'ingresso della metro, è la piccola cingalese che vende rose a Porta Palazzo.
Buon Natale Maria.
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