venerdì 18 giugno 2010

Le bambine e il muro


Si potrebbe intitolare cosi’ la brutta faccenda tra ultraortodossi che ha messo in subbuglio la zona gerosolimitana nei pressi della sede della Corte Suprema.

Il fatto, in breve: in una scuola della colonia ortodossa di Emmanuel (in un paesino della Cisgiordania intitolata ai “percorsi di pace”) si va a sapere che le giovani studenti giocavano nell’intervallo separate da un muro. Perché? Perché alcune sefardite e altre ashkenazite. Significa che se nell’equazione religiosa manteniamo lo stesso valore “ortodossia”, quello che cambia é il valore “origine”: le prime di origine araba, le seconde di origine europea. Gli zelanti genitori ashkenaziti in breve non volevano che le loro bambine fossero in qualche modo intaccate nella spiritualita’ da altre bambine che potevano aver avuto un’educazione diversa, che non si vestivano adeguatamente e che forse guardavano pure la televisione. E cosi’ hanno chiesto di tirare su un muro, sistema ufficile per dimostrare il dissenso.

Pensiero: il fatto che alla storia abbia fatto seguito l'incarcerazione di un'ottantina di ortodossi per violazione dei principi di laicità sull'educazione scolastica non mi ha dato troppa pace. Mi imagino infatti vivere da bambina in un paese fatto già di mille conflitti, con un Muro con la M maiuscola che mi impedisce di avere amichette palestinesi del cancello a fianco. Aggiungo alla mia vita la forzata lontananza anche dalle amiche ebree, quelle non ortodosse, che magari stanno al piano di sopra.Infine mi vedo separare anche dalle compagne di classe meno spirituali.

A parte la dimostrazione del vecchio principio di come ci sia sempre “qualcuno piú a sud” di te, generatore di frammentazioni infinite, ma ci devono sempre andare di mezzo le bambine?

1 commento:

  1. Ah, letto! Visto?
    Allora, capiamoci: gli Ashke considerano razzisti i goym e inferiori i Sefar. I Sefar considerano razzisti gli Ashke e inferiori i Falasha. I Falasha considerano razzisti i Sefar e inferiori i goym...non credo finirà mai...

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