martedì 15 giugno 2010

Kullna fi lhawa sawa



Kullna fi lhawa sawa in arabo significa “respiriamo tutti la stessa aria”, siamo tutti nella stessa condizione. E hawa vuol dire "aria" ma anche "amore". Mi fermo a pensare a questa coincidenza semantica mentre guardo la città divisa da muri, linee, filo spinato, divieti, sbarre, diffidenze, invasioni e mi rendo conto di quanto l’aria diventi importante qui, di come sia una questione di centimetri.

Si sfiorano continuamente, si affiancano, si incrociano, tracciano con i loro passi percorsi e linee che evitano accuratamente di toccarsi, ma anche di procedere per troppo tampo in parallelo. Visti dall'alto i loro movimenti devono sembrare le linee fluorescenti di un videogame, che hanno per forza sempre angoli retti, come in snake. E proprio come accade in snake ci si ciba sempre più di un pezzetto d'aria che appartiene all'Altro, è la regola del gioco, per fare allungare la coda del serpente.

Quanto è dolce allora kullna fi lhawa sawa e quanto suona di antico.
Magari vuole anche dire "respiriamo tutti lo stesso amore"?

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