Nel continuo cambiamento di direzione ho trovato equilibrio e libertà.
Questo blog è il risultato di un compromesso tra politica e danza, cucina e musica, religione e ricami.
E inizia a Gerusalemme.
lunedì 21 febbraio 2011
L'Italia è Medioriente
Guardiamo per un attimo più in là dei nostri affarucci locali.
Tipo diamo un'occhiata veloce a WikiLeaks.
Scenografia: un paese fragile in politica interna e incompetente in politica estera, guidato da un premier-clown (cit.Pdl) attento alla crescita dei suoi affari personali e meno alle continue gaffes internazionali.
Attori: Obama, Berlusconi
Trama: in mezzo ad un'eterna Guerra Fredda, l'Italietta sempre in crisi si finge importante, ma viene presa per le palle nella lotta per il gas naturale e per la conquista del petrolio mediorientale. Berlusconi svende il suo ruolo internazionale al G8 in cambio di minor attenzione sui suoi privati contratti con Putin. In cambio gli USA cominciano a forzare la mano. Il terreno è facile e cedevole.
Epilogo: 15.000 militari statunitensi con base in Italia, appoggio governativo all'ampliamento della base di Vicenza, installazione a Sigonella di nuovi aerei spia per il Medioriente, proposta di installazione a Niscemi della grande antenna che collega i reparti americani sulla Penisola, intallazione di Africom uno dei comandi americani più grandi per gestire le operazioni militari in Africa. E poi completo asservimento alla politica americana in Israele, Iran, Afghanistan, Iraq e condivisione sull'appoggio a dittature come la Libia, l'Algeria, l'Egitto (ma che gli sarà venuto in mente di mettere in mezzo la nipote di Mubarak?)
Ora, direi che siamo già un paese mediorientale, uno di quelli post-conquista USA. Con le dovute distinzioni un Afghanistan più verde, dove i militari "amici" hanno possibilità di muoversi senza controllo. E mangiano pure bene.
Gheddafi è scappato ad Arcore?
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Non è che sia molto d'accordo...date le premesse quelle dell'epilogo non sono necessariamente le conseguenze. La presenza militare straniera (statunitense) in Italia non è maggiore di molti altri paesi esuroprei, o quantomeno non è sproporzionata rispetto alla posizione dello stivale a mollo nel brodino mediterraneo. E visto che le nostre forze armate sono state spremute come dei limoni per assumere compiti internazionali di gran lunga maggiori di quelli che si potevano permettere, partenariati militari stabili non sono un evento così drammatico. Piuttosto, se quei quattro idioti a Bruxelles avessero la luminosa idea di soppiantare la formula preistorica della NATO e creassero un vero esercito europeo, anche l'Italietta ne avrebbe grandi benefici, sempre a patto che sappia farsi valere quando sarà il tempo delle decisioni. Ma l'Europa purtroppo non esiste più...
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